Catania celebra il suo piatto simbolo: la Pasta alla Norma

La Pasta alla Norma, ricetta iconica della tradizione etnea, sarà celebrata per la prima volta a Catania in occasione della sua Giornata Nazionale, istituita quattro anni fa dal Ministero dell’Agricoltura. La città le rende omaggio con un programma che intreccia arte culinaria, storia e identità, riaffermando il valore delle radici enogastronomiche locali.
L’iniziativa, ideata dal Comitato organizzativo composto dall’Associazione Provinciale Cuochi e Pasticceri Etnei, Amazing Srl, CNA Catania e I.P.S.S.E.O.A. “Karol Wojtyla”, è stata presentata questa mattina in conferenza stampa alla presenza della prof.ssa Rita Donatella Alloro, dirigente scolastico dell’Istituto “Karol Wojtyla” di Catania, del presidente dell’APCPE Vincenzo Mannino, del segretario provinciale CNA Andrea Milazzo, dello chef ristoratore Giovanni Trimboli con i soci dell’Associazione Cuochi e Pasticceri Etnei, insieme a Enzo Bianco, già ministro e sindaco di Catania, oggi presidente dei Liberal Pd.
L’idea è stata quella di costruire un percorso che trasmetta ai giovani l’importanza delle tradizioni culinarie, valorizzi un piatto simbolo della città e coinvolga ristoratori e operatori del settore. Un progetto che non si esaurisce quest’anno, ma che si espanderà già dal prossimo con nuove attività ed eventi collaterali.
«La Norma è un piatto che racconta chi siamo: povero negli ingredienti, ma ricco di storia e gusto – ha dichiarato Vincenzo Mannino, presidente dell’Associazione Cuochi e Pasticceri Etnei –. Rappresenta l’essenza della cucina mediterranea: stagionalità, semplicità e freschezza. Con questa giornata vogliamo lanciare un segnale forte, soprattutto ai giovani, sull’importanza di custodire e tramandare le tradizioni culinarie che ci identificano come comunità».
«La Giornata Nazionale della Pasta alla Norma è un atto culturale – ha sottolineato Giovanni Trimboli -chef e imprenditore della ristorazione, tra i principali promotori dell’iniziativa. Questo piatto è un autentico manifesto di catanesità: racconta la nostra storia, incuriosisce chi arriva in città per il legame con Bellini e conquista con l’equilibrio dei suoi sapori. Otto turisti su dieci scelgono la Norma come primo piatto, a conferma che non è soltanto una ricetta, ma una carta d’identità gastronomica che appartiene a tutti noi. Celebrare la Norma significa celebrare Catania».
La Giornata Nazionale della Pasta alla Norma si aprirà martedì 23settembre alle ore 9:30 con il contest non competitivo “La Pasta alla Norma in tutte le salse” che vedrà protagonisti gli studenti dell’istituto alberghiero “Karol Wojtyla”. I ragazzi si cimenteranno in reinterpretazioni creative della ricetta tradizionale, valorizzandone l’anima e al tempo stesso esplorandone le potenzialità contemporanee.
Nel pomeriggio, alle 17:30, il Palazzo della Cultura ospiterà il convegno “La Pasta alla Norma, dalle origini ad oggi”. L’evoluzione della cucina contemporanea legata alle tradizioni”. A moderare l’incontro sarà il giornalista Alberto Cicero, che dialogherà con la prof.ssa Margherita Ferrante, il dott. Paolo Caruso, Calogero Matina, Silvia Scipilliti e Vito La Rosa. Un confronto tra mondo accademico, giornalismo enogastronomico e professionisti del settore per indagare la Norma non solo come piatto, ma come patrimonio culturale e simbolo identitario del territorio.
Per l’intera settimana, centinaia di locali cittadini – bar, trattorie, ristoranti e pizzerie – aderiranno all’iniziativa esponendo la locandina ufficiale e proponendo nei loro menù la Pasta alla Norma, consacrandola regina delle tavole etnee.
Cenni storici
La Pasta alla Norma è da sempre la “pasta di casa” dei catanesi: un piatto capace di trasformare ingredienti semplici – pomodoro fresco, melanzane fritte, ricotta salata e basilico – in un capolavoro di gusto.
Secondo il racconto più accreditato, il nome si deve al poeta e commediografo Nino Martoglio che, assaggiando la preparazione di Donna Saridda D’Urso (moglie di Janu Pandolfini e nipote dell’attore Angelo Musco), esclamò: «Chista è ’na vera Norma!». Era una domenica d’estate degli anni Venti, in via Etnea: una pirofila di terracotta colma di maccheroni al pomodoro, melanzane fritte e ricotta salata diffondeva un profumo inebriante di basilico fresco. Quell’esclamazione, paragonando la ricetta alla perfezione dell’opera di Vincenzo Bellini, consacrò la Norma come piatto simbolo di Catania.
Negli ultimi anni è stata persino avanzata la proposta di candidarla a Patrimonio immateriale dell’umanità UNESCO, sulla scia della dieta mediterranea e di altre eccellenze mondiali: un riconoscimento che sancirebbe il suo valore culturale oltre che gastronomico.
Ancora oggi, la Pasta alla Norma non è soltanto un piatto: è memoria estiva, convivialità familiare e orgoglio identitario. È la scelta di otto turisti su dieci, che tornano a casa con un ricordo in più: il sapore autentico di Catania.
