Sanità

Premio Nobel per la Pace 2021: candidato il personale sanitario italiano

È ormai definita l’ufficializzazione della candidatura del personale sanitario italiano al Premio Nobel per la Pace, il più prestigioso dei Nobel che conferisce alto senso di onore e motivo di orgoglio per i nostri operatori in corsia. Con la seguente motivazione «Il personale sanitario italiano è stato il primo nel mondo occidentale a dover affrontare una gravissima emergenza sanitaria, nella quale ha ricorso ai possibili rimedi di medicina di guerra combattendo in trincea per salvare vite e spesso perdendo la loro» il Comitato per il Nobel norvegese ha accolto la candidatura. Per la prima volta, nella storia di tutti i tempi, il personale sanitario di un Paese riceve l’eletta candidatura, l’unico dei Nobel assegnato ad Oslo in Norvegia, dal 1901, per volere del suo fondatore, Alfred Nobel. Tutti gli altri, invece, vengono attribuiti in Svezia.

La proposta è stata lanciata dalla Fondazione Gorbachev, da oltre 20anni attiva in favore della Pace, che ha sede a Piacenza, Città Mondiale dei Costruttori di Pace in virtù di un accordo di promozione della cultura e dell’arte. Ecco perché la Fondazione ha promosso la campagna di adesione al prestigioso riconoscimento: «medici, infermieri, farmacisti, psicologi, fisioterapisti, biologi, tecnici, operatori civili e militari tutti, che hanno affrontato in situazioni spesso drammatiche e proibitive l’emergenza Covid-19 con straordinaria abnegazione, molti dei quali sacrificando la propria vita per preservare quella degli altri e per contenere la diffusione della pandemia». Per questo, la Fondazione La candidatura è stata sottoscritta anche dal Premio Nobel 2017 per la Pace, Lisa Clark, la statunitense che da molti anni vive in Toscana, co-presidente dell’International Peace Bureau, nota per aver guidato le ambulanze della Croce Rossa di Bagno a Ripoli, distinguendosi come volontaria. La sua motivazione è la seguente: «Poiché la sua abnegazione è stata commovente. Qualcosa di simile a un libro delle favole, da decenni non si vedeva niente del genere. Il personale sanitario non ha più pensato a se stesso ma a cosa poteva fare per gli altri con le proprie competenze».

A scegliere le candidature cinque membri della Commissione norvegese tra tutte quelle pervenute, dipoi l’assegnazione del più prestigioso Premio che esista al mondo. Sono ben 329 in totale, quest’anno, i candidati tra individui (234) e organizzazioni (95). Da questa lista di “partenza”, nel periodo febbraio-marzo, si dedurrà una “short list” di circa 50 candidati. Soltanto ad ottobre potrà sapersi qualcosa dal Comitato. Secondo indiscrezioni, tra i concorrenti anche Greta Thunberg. Di non facile realizzazione il perseguimento del cimento, dunque, non ci resta che aspettare.

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