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Il ruolo del jazz nella società contemporanea. Intervista al Maestro Carlo Cattano

Il ruolo del jazz nella società contemporanea. Un linguaggio musicale dinamico, inclusivo e globale che lega il confronto e l’addizione. Ne parliamo con Carlo Cattano, sassofonista e compositore di geniali sperimentazioni jazzistiche.

D: Quali sono i motivi che ti hanno spinto ad occuparti di musica in particolare di jazz? 

R: Quando ho cominciato a suonare non avevo la maturità di oggi. In gioventù è l’ Ego che detta le nostre scelte. Oggi la priorità è la bellezza e la musica diviene messaggera di bellezza. L’io ha lasciato posto alla consapevolezza del dono. Donare appunto questa bellezza con quelle modalità uniche che sono tipiche  della musica.

D: Come risponde Il mondo del jazz e all’ opinione comune secondo la quale la musica impegnata e o sperimentale stia morendo.

R: Non sono d’accordo con questa affermazione. Sono i filtri comunicativi moderni, come la tv e i social media, a contribuire alla fruizione di tali opinioni raggiungendo un pubblico impreparato. A smentirle è l’afflusso sempre maggiore di appassionati che frequentano i conservatori. 

D: Sei il coordinatore di Jaci&Jazz Academy Comtest. Tracciando una parabola del successo del festival , quali credi siano stati i motivi della sua riuscita?

R: Jaci&Jazz, manifestazione curata dall’ associazione culturale Sajamastra,  è un festival particolarissimo perché è l’unico festival dedicato alla musica jazz ad ospitare  studenti provenienti da Conservatori  nazionali.

D: Quale è la caratteristica peculiare del festival?

R: Jaci&Jazz offre ai ragazzi che studiano suonano e producono Jazz non solo la possibilità di esibirsi. Il festival  si propone come un’ occasione di crescita, di confronto e di condivisione che oltrepassa il significato stesso della competizione o del premio finale. 

D: Quali sono le novità dell’ edizione 2025?

R: Quest’anno si esibiranno giovani musicisti provenienti dall’ Europa. Il contest diventa internazionale con la partecipazione del Conservatorio di Stato della Georgia (Tbilisi). Inoltre, da quest’anno è iniziata una partnership l con TRENTINO JAZZ, un circuito di festival che si snoda nel corso di un anno circa. Il gruppo vincitore avrà la possibilità di esibirsi in concerto in una delle manifestazioni organizzate da TrentinoInJazz 2025.

D: Progetti futuri?

R: Continuerò l’insegnamento al Conservatorio di Musica P.I. Tchaikovsky di Nocera. A breve con la Carlo Cattano Quintet uscirà il mio ultimo disco dal titolo Rituals che apporta una grande novità cioè le sonorità del violino del musicista toscano Emanuele Parrini. Inoltre sto preparando un nuovo disco con la mia big band, la Carlo Cattano Orchestral. 

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