Francesca da Rimini di Zandonai al Teatro Regio di Torino

La Francesca da Rimini di Riccardo Zandonai (1883-1944) ha aperto con grande successo la stagione operistica 2025-2026 del Teatro Regio di Torino. È un’opera bellissima ma raramente eseguita. Il compositore si è ispirato alla storia di Paolo e Francesca narrata da Dante nel Canto V dell’Inferno e soprattutto all’omonima tragedia di Gabriele D’Annunzio. L’editore e librettista Tito Ricordi e Riccardo Zandonai operarono una profonda revisione della storia. Quando D’Annunzio la sentì in anteprima stentò a riconoscere la propria creatura nell’opera del compositore.
La Francesca da Rimini è decisamente un’opera molto originale, caratterizzata da un linguaggio armonico estremamente avanzato, da un uso sapiente dell’orchestra e dalla riscoperta della viola d’amore. Nei momenti culminanti della storia, il canto raggiunge una grandissima profondità drammatica. Proprio per tale ragione, a nostro modesto avviso, la musica di Zandonai ha una forza e una preziosità superiore a quella di altre opere dello stesso periodo: la Francesca da Rimini di S. Rachmaninov (opera in un atto) e la Francesca da Rimini di P. I. Tchaikovskij (fantasia per orchestra).
La regia è di Andrea Bernard. Dirigee l’orchestra il maestro Andrea Battistoni. Il tenore Roberto Alagna è Paolo Malatesta, un ruolo che ha già interpretato molte altre volte in tanti teatri di tutto il mondo. Il soprano uzbeko Barno Ismatullaeva è Francesca da Rimini, mentre George Gagnidze è Gianciotto lo sciancato, il fratello di Paolo Malatesta.
Va ricordato che il baritono Gagnidze ha già cantato Rigoletto a Catania nel novembre 2024. Il soprano Ekaterina Sannikova è Francesca nel secondo cast. È una giovane artista di grande talento e presenza scenica che ha cantato Tosca di Puccini al Teatro Massimo Bellini di Catania e canterà alla Scala di Milano nel 2026. Inoltre vanno segnalate Valentina Mastrangelo nel ruolo di Biancofiore, Sofia Koberidze nel ruolo di Donella e Valentina Boi nel ruolo della Samaritana.



