Il prigioniero d’amore

Nonostante vi sia ancora qualche squama di egoismo e di indifferenza la città di Catania non può in alcun modo definirsi anemica di contenuti e di manufatti di BENE.
E questo traguardo, in una società che galleggia nel mimetismo speculare ( avere quello che ha l’altro) ed in cui si concede tanto spazio alle connessioni sottraendo tempo prezioso alle relazioni, depauperando se stessi e gli altri di pepite d’amore, costituisce un vanto ed un continuo sprone a superarsi.
Al repentino germogliare di questa poderosa economia della salvezza hanno fattivamente collaborato gli “Adoratori” delle numerose Cappelle di Adorazione Perpetua mirabilmente dislocate su tutto il territorio.
Sono Angeli con le ali nascoste nel cuore che ad ogni ora del giorno e della notte fanno compagnia al Prigioniero d’Amore ed offrono ristoro all’arsura dei fratelli attingendo alla fresca e sempre zampillante sorgente che vivifica.
Sono uomini e donne che escono dalla trincea della caotica quotidianità e varcando le frontiere delle innumerevoli difficoltà attraversano le tempeste ed aiutano gli altri ad attraversarle, senza nascondere le cicatrici riportate nel farlo.
Sono novelli esploratori che, dopo essersi dissetati alla fonte dell’AMORE, compiono un esodo verso l’unicità dell’altro, innescano primavere dentro i loro inverni, ripescano le loro vite insabbiate, inabissate tuffandosi impavidi nelle loro anime e dirottandole sui binari della GIOIA VERA.
Gli Adoratori hanno ben compreso che ogni croce è un innesto di cielo sulla terra che deve portar frutto, perchè il dolore non va sprecato ma offerto al Padre ed al prossimo.
Per rimanere in piedi bisogna saper stare in ginocchio ed esporci ai raggi potentissimi del nostro SOLE DI GIUSTIZIA accogliendo le sue TRASFUSIONI D’AMORE con fiducia e filiale abbandono.