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Confelp: sottoscritto il rinnovo del Ccnl settore socio sanitario e socio assistenziale Anaste

Sottoscritto a Roma nella sede nazionale di Anaste, il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro del Settore Socio sanitario e Socio assistenziale ANASTE.
Un lavoro impegnativo, al quale la CONFELP, unitamente alle altre Organizzazioni Sindacali firmatarie, ha partecipato attivamente negli ultimi mesi, nonostante il clima di enorme difficoltà del comparto dovuto alla crisi finanziaria che, soprattutto nell’ultimo periodo, ha investito vorticosamente le aziende, in alcune realtà territoriali addirittura portando le stesse al collasso con la chiusura, nonostante gli anni di consolidata attività, di RSA “storiche”.
“In questo momento – commentano Salvatore Orlando, Segretario Generale della CONFELP, e Antonio Valastro, Segretario Nazionale – abbiamo fatto il possibile, tenendo in considerazione la crisi economica che, purtroppo, sta falcidiando diversi comparti, tra i quali quello socio sanitario. E’ sicuramente un contratto che vede, oggi, i livelli retributivi sopra la media del settore, nonostante le enormi difficoltà legate, soprattutto, a un mancato adeguamento, da parte della Pubblica Amministrazione, delle quote di finanziamento pubblico alle Strutture. Dobbiamo puntare i riflettori, per un serio e serrato confronto con la politica, affinché la tutela dei diritti delle Lavoratrici e dei Lavoratori passino anche attraverso un miglioramento delle condizioni complessive del settore, garantendo agli operatori la stessa tutela e la stessa dignità rispetto ai colleghi impegnati nel settore pubblico.”
Il CCNL, sottoscritto da CONF.E.L.P. (Confederazione Europea Lavoratori e Pensionati), unitamente a CONFSAL (Confederazione Generale dei Sindacati Autonomi dei Lavoratori), C.I.U. (Confederazione Italiana di Unione delle Professioni Intellettuali), SNALV CONFSAL (Sindacato Nazionale Autonomo Lavoratori), CSE (Confederazione Indipendente Sindacati Europei) in rappresentanza dei Lavoratori, e da ANASTE (Associazione Nazionale Strutture Territoriali e per la Terza Età) in rappresentanza della parte datoriale, ha registrato un miglioramento complessivo della parte normativa rispetto al precedente CCNL, con altresì un aumento medio retributivo di 40 euro a partire da gennaio e con l’integrazione di ulteriori 20 euro mensili per 15 mensilità a titolo di una tantum.

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