I ceti subalterni nel dramma antico: convegno internazionale dell’Inda a Siracusa

Approfondire il ruolo e il significato dei personaggi umili nel teatro greco e latino: è questo il tema centrale del convegno internazionale “I ceti subalterni nel dramma antico”, organizzato dalla Fondazione INDA e dalla redazione della rivista di studi Dioniso, in programma giovedì 23 e venerdì 24 ottobre presso Palazzo Greco a Siracusa.
Dopo i saluti istituzionali del Sovrintendente Daniele Pitteri e l’introduzione del professor Guido Paduano, direttore della rivista Dioniso, il convegno si articolerà in tre sessioni, presiedute da Margherita Rubino, Elena Fabbro e Caterina Mordeglia, con la partecipazione di studiosi italiani e stranieri di teatro antico, filologia classica e letteratura greca.
“Il tema scelto per il convegno conferma come, ancora una volta, i classici rappresentino una fonte inesauribile di riflessione, capace di offrire chiavi di lettura sempre attuali del nostro tempo”, osserva Pitteri. “In particolare, l’edizione di quest’anno invita a considerare le trasformazioni delle società contemporanee, nelle quali le stratificazioni sociali tornano a delinearsi in forme sempre più evidenti e complesse”.
La prima giornata, giovedì 23 ottobre, sarà dedicata alle figure di nutrici, servi e personaggi minori della tragedia e della commedia greca, con gli interventi di Donatella Di Cesare dell’Università Sapienza di Roma e Laura Swift dell’Università di Oxford che apriranno i lavori con una riflessione sulla figura della nutrice nella tragedia greca e Alessandro Grilli dell’Università di Pisa, che analizzerà il rapporto tra subalternità sociale e drammaturgia nella commedia attica.
Nella seconda sessione del pomeriggio Marcella Farioli (Université Paris-Est Créteil) si interrogherà sulla condizione delle donne come classe subalterna, mentre Carmela Roscino (Università di Bari) presenterà un interessante studio iconografico sul “pedagogo-messaggero” raffigurato su un celebre cratere siceliota conservato al Museo Archeologico Regionale di Siracusa.
Chiuderà la sessione Lucia Cecchet (Università degli Studi di Milano), con una relazione dedicata ai reduci di guerra nella tragedia attica.
Al termine, i partecipanti saranno invitati alla mostra “HUMILIORES. I ceti subalterni nell’arte popolare siciliana e nel teatro antico”, allestita presso la Galleria Regionale di Palazzo Bellomo e curata in collaborazione con la Casa Museo Antonino Uccello e la Fondazione INDA.
Ad aprire la seconda giornata, venerdì 24 ottobre, sarà Francesco Morosi (Università di Udine) con un intervento intitolato “Madri parallele”, seguito da Evert van Emde Boas (Aarhus University), che analizzerà la caratterizzazione linguistica e stilistica del contadino e del vecchio nell’Elettra di Euripide. Chiuderà i lavori Guido Paduano con una relazione dal titolo “Iam servi hic amant? (Pers. 25) Il piacere degli ultimi”.
Il convegno è riconosciuto dal Ministero dell’Istruzione e del Merito come attività di formazione per i docenti, con esonero dal servizio.
Quest’anno, il tema dei ceti subalterni nel dramma antico propone un approccio multidisciplinare alla rappresentazione dei marginali, dei servi, delle donne e dei reduci, figure spesso considerate secondarie ma centrali nella dinamica sociale e simbolica del teatro classico.