Angelino Gambera spiega come riconoscere un’emergenza e sapere agire per salvare una vita

Riconoscere un’emergenza, sapere come agire e avere gli strumenti per intervenire in modo sicuro e tempestivo, per salvare una vita. Sono questi gli obiettivi dell’attività condotta da Angelino Gambera, 40 anni, docente e formatore di lunga esperienza presso la BLS-D Academy.
Angelino, cosa significa per te lavorare come istruttore e formatore BLS-D e come ti senti in questa situazione?
Essere un istruttore BLS-D è un privilegio e una responsabilità. Significa formare persone affinché possano, un giorno, salvare una vita. Ogni lezione è un investimento concreto nella sicurezza della comunità. Vedere nei miei corsisti la consapevolezza crescere, la sicurezza nei gesti, è per me la soddisfazione più grande.
Come descriveresti il tuo ruolo e le tue responsabilità come istruttore di pronto soccorso BLS-D?
Il mio ruolo è duplice: da un lato trasmetto tecniche salvavita in modo preciso e professionale, dall’altro accompagno ogni corsista nel superare paure e insicurezze, costruendo la fiducia nelle proprie capacità. Formare operatori competenti è la mia missione: ogni corso è un’occasione per creare soccorritori consapevoli e preparati.
Quali sono le situazioni più comuni che i tuoi corsisti si troveranno ad affrontare come operatori BLS-D?
Le emergenze cardiache improvvise, le ostruzioni delle vie aeree, le perdite di coscienza e i malori in ambienti pubblici o domestici sono scenari molto frequenti. Nei nostri corsi affrontiamo anche casi pratici realistici, proprio per preparare i partecipanti ad intervenire con calma e competenza.
Come gestisci lo stress e come insegni a gestirlo ai tuoi corsisti in situazioni di emergenza?
Lo stress non si elimina, si impara a controllarlo. Nella formazione utilizziamo simulazioni realistiche proprio per abituare i partecipanti alla pressione. Insegno tecniche di respirazione, concentrazione e comunicazione efficace per mantenere lucidità anche nei momenti più difficili.
Quali tecniche di BLS-D insegni più frequentemente e come le applichi nei corsi?
Le compressioni toraciche di qualità, la corretta ventilazione e l’uso del defibrillatore (DAE) sono le basi. Ma formiamo anche sulla gestione della scena, sull’approccio alla vittima e sulla sicurezza dell’operatore. Ogni corso è un mix di teoria, pratica e scenari interattivi per un apprendimento efficace e duraturo.
Come insegni la comunicazione con pazienti e familiari durante un’emergenza?
La comunicazione è una competenza salvavita. Insegno a parlare con calma, ad usare parole semplici, a trasmettere sicurezza. Anche saper coinvolgere i presenti e dare istruzioni chiare può fare la differenza in quei primi minuti fondamentali.
Quali sono le principali sfide nella formazione di operatori BLS-D?
La sfida principale è far comprendere che chiunque può salvare una vita. Rompere il muro della paura è il primo passo. Per questo i miei corsi sono coinvolgenti, pratici, adatti ad ogni livello. La seconda sfida è mantenere alta la qualità: per questo aggiorniamo costantemente i contenuti e ci basiamo sulle linee guida internazionali più recenti.
Come ti tieni aggiornato e aggiorni i tuoi corsisti?
Tramite enti accreditati, formazione continua, convegni e collaborazioni con altre realtà del soccorso. La mia formazione non si ferma mai: voglio offrire ai miei corsisti non solo le tecniche corrette, ma anche le motivazioni giuste per diventare veri first responders.
Qual è stato il caso più difficile affrontato da un tuo corsista?
Una mia allieva ha salvato la vita a un collega colpito da arresto cardiaco in azienda. Aveva seguito il corso con grande attenzione e ha messo in pratica esattamente ciò che aveva appreso. Ricevere la sua chiamata, con la voce tremante ma fiera, è stato uno dei momenti più emozionanti della mia carriera.
Come promuovi il lavoro di squadra durante i corsi?
Lavorare in team è fondamentale nel primo soccorso. Nei corsi, i partecipanti operano a rotazione nei ruoli di soccorritore, supporto e comunicatore. Insegniamo l’importanza del coordinamento, della condivisione e della fiducia reciproca, competenze essenziali anche nella vita quotidiana.
Quali sono le qualità fondamentali che un operatore BLS-D deve avere?
Empatia, prontezza, capacità di analisi e sangue freddo. Ma anche voglia di imparare e mettersi in gioco. Nei corsi trasmetto queste qualità attraverso l’esempio, l’ascolto attivo e un metodo didattico che valorizza ogni persona.
Angelino, come vedi il futuro del pronto soccorso e della formazione?
Il futuro è nell’accessibilità e nella diffusione della cultura del primo soccorso. Sempre più persone, anche bambini e ragazzi, vogliono imparare. Ecco perché abbiamo creato corsi dedicati come il BLS Junior, il Primo Soccorso Pediatrico, i corsi di Disostruzione per genitori e insegnanti, e persino il Pet First Aid per chi ama e vive con gli animali. La formazione deve essere per tutti: chiunque, anche un ragazzo di 10 anni può essere un eroe.